Il decreto del ministero dell’Interno si limita a indicare il nuovo termine di metà marzo, autorizzando nel frattempo l’esercizio provvisorio
Alla fine proroga fu, e generalizzata. Dopo tante discussioni, il rinvio al 15 marzo del termine per l’approvazione dei bilanci preventivi 2024 negli enti locali assume la consueta forma indifferenziata, con la riforma del bilancio tecnico che per ora salva le apparenze. Il decreto del ministero dell’Interno si limita a indicare il nuovo termine di metà marzo, autorizzando nel frattempo l’esercizio provvisorio, e al Mef la commissione Arconet traccia i confini dell’obbligo di motivazione che per la riforma sarebbe indispensabile per agganciare la proroga. All’atto pratico i consigli comunali non saranno costretti a una riunione d’urgenza prima di Capodanno per aderire al rinvio. E, si legge nelle indicazioni di Arconet, gli enti «possono indicare le motivazioni» dei tempi supplementari «nella deliberazione consiliare di approvazione del bilancio di previsione»: un’indicazione postuma, e nemmeno obbligatoria.
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